Il Sigma 150-600 mm è un tele/super tele con un buon rapporto qualità/prezzo per chi vuole cimentarsi nella caccia fotografica senza svenarsi.

In produzione dal 2014, é compatibile con i formati FF e APS-C ed é disponibile per Canon, Nikon e Sony.
Sulla bilancia siamo a 1930 grammi, quindi abbastanza impegnativo.
E’ consigliato un treppiedi o un mono piede per un uso prolungato, ma comunque si può usare anche a mano libera nelle giornate ben illuminate (finché reggono le braccia).
Il diaframma presenta 9 lamelle che restituirà un buon sfuocato, mentre la minima distanza di messa a fuoco é di 2,80 metri.
É presente lo stabilizzatore (OS), che si può impostare su 3 parametri diversi mediante un selettore sul barilotto: 1) stabilizzatore normale; 2) panning e Off.
Per la messa a fuoco si avvale di un motore HSM (Hyper Sonic Motor) che garantisce una messa a fuoco fluida e precisa.
Questo tele é compatibile con la dock USB Sigma, con la quale possiamo:
- aggiornare il firmware degli obiettivi;
- effettuare la microregolazione del fuoco;
- impostare la velocità AF;
- intervenire sulle funzioni dello stabilizzatore.

Lo schema ottico é composto da 20 lenti in 14 gruppi comprendenti un elemento FLD e tre elementi SLD.
Il diametro della lente frontale é di 95 mm.
Sul barilotto troviamo i seguenti selettori:
– Focus: AF (fuoco automatico) – MO (fuoco automatico/manuale) – MF (fuoco manuale)
– Range AF: Full; 10mt-infinito; 2,8-10m, per velocizzare L’autofocus.
– OS: 2; 1; OFF (vedi sopra).
– Custom: C1; C2; OFF (impostabili con dock USB)
Ed un selettore per bloccare l’estensione focale, posizionato tra l’anello di messa a fuoco e quella dello zoom.
Lo zoom non è tropicalizzato, quindi attenzione a polvere ed umidità.
Impressioni personali:
L’ho provato montandolo su Canon EOS 6D marK 2, devo dire che nell’Insieme (tele + corpo macchina) abbiamo in mano un peso non indifferente.
Al tatto sembra robusto e ben costruito, le ghiere hanno un movimento fluido e ben frizionato.
Utile il selettore che permette di bloccare l’estensione sule varie focali.
Nei primi usi bisogna ricordarsi che la distanza minima di messa a fuoco è di 2,8 metri quindi lo zoom non riesce a mettere a fuoco i soggetti più vicini di quella distanza.
Le foto che sforna sono abbastanza nitide si al centro che ai bordi e l’autofocus aggancia bene seguendo il soggetto in movimento a patto che sia ben contrastato e illuminato.
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