I filtri fotografici o ottici, sono accessori volti a modificare l’immagine, alterando le condizioni di ripresa originarie dell’obiettivo già in fase di scatto.
Esistono vari tipi di filtri, che modificano alcune caratteristiche di ripresa, e si possono dividere in 2 categorie, quelli ad anello (da avvitare sull’obiettivo), sono di varie misure per adattarsi ad ogni tipo di obiettivo e quelli a “lastra o ghigliottina” (introdotto dalla “Cokin”).
Quest’ultimo tipo, si avvale di un supporto da montare sull’obiettivo, ed i filtri veri e propri sono composti da lastre quadrate, che vengono inserite nel supporto a “ghigliottina”.
Per quanto riguarda i filtri ad anello fate attenzione a prendere quelli della giusta misura, in base alla larghezza della vostra lente.
Filtri a densità neutra (ND)
O ND, viene utilizzato per diminuire la quantità di luce che raggiunge il sensore, permettendo di scegliere un tempo di esposizione più lungo, ne esistono di varie densità (ND) e si possono sovrapporre per avere densità diverse.
Si usano principalmente per foto d’effetto, es. fotografare una cascata o una fontana per dare all’acqua l’effetto seta, o fotografare un monumento.
Fotografando una piazza gremita di persone che si muovono, aumentando il tempo di esposizione, i soggetti immobili tipo palazzi statue ecc. saranno ben visibili e dettagliati, mentre le persone in movimento appariranno come ombre o spariranno del tutto (a seconda della durata dell’esposizione).
Sui filtri ND vengono indicati, con un numero, gli stop di luce che toglie, che potremo definire “fattore di filtraggio”. Un filtro ND 1000 per esempio toglie 10 stop di luce, un ND64 toglie 6 stop, un ND8 toglie 3 stop.
Fattore di filtraggio | Stop |
ND2 | 1 |
ND4 | 2 |
ND8 | 3 |
ND16 | 4 |
ND32 | 5 |
ND64 | 6 |
ND128 | 7 |
ND256 | 8 |
ND512 | 9 |
ND1000 | 10 |
Filtro polarizzatore
I filtri polarizzatori bloccano la luce non polarizzata, impedendo il passaggio della luce riflessa da molte superfici, consentendo il passaggio di quella diretta.
Normalmente si utilizza per eliminare i riflessi dalle superfici riflettenti come uno specchio d’acqua, delle vetrate, ecc., per avere cieli più nitidi e più saturi, in quanto viene bloccata la luce riflessa dal vapore acqueo che c’è nell’atmosfera.
Filtro Ultravioletto (UV)
Il filtro UV è utilizzato per assorbire delle lunghezze d’onda impercettibili all’occhio umano ma che vengono registrate sulla pellicola o sul sensore, aumentando l’effetto di foschia e modificando la tonalità dei colori.
Questi effetti sono più facilmente riscontrabili in zone “ricche” di raggi ultravioletti come al mare o in montagna.
Molto spesso si usano anche dei particolari filtri UV color salmone detti skylight o anti foschia (1A).
Molti fotografi utilizzano sempre questo filtro sull’obiettivo, anche come protezione della lente frontale da polvere e graffi.
Filtri close-up
Montato sull’obiettivo, permette di avvicinare di più il soggetto, oltre il limite fisico di messa a fuoco, imposto dall’ottica su cui viene montato.
In altre parole, se il vostro obiettivo ha una distanza minima di messa a fuoco di 80 cm, applicando un filtro Close Up, potrete ridurre questa distanza, in base alla “potenza” del filtro.
In commercio si trovano filtri +1, +2, +4, 10x, ecc., unibili tra loro. Si usano principalmente per fare foto “macro”, senza dover spendere somme eccessive per compare un’ottica dedicata.
Naturalmente il risultato finale non è lo stesso, in quanto l’ottica “macro” permette un ingrandimento 1:1, mentre con i filtri Close Up, sarà difficile raggiungere lo stesso fattore d’ingrandimento, senza perdere qualità.
Filtri creativi
Alcuni filtri possono essere utilizzati per effetti speciali; ad esempio vi sono filtri che possono sfumare l’immagine, dando agli oggetti un’aura delicata, o filtri che possono fare in modo che le luci creino l’effetto stella.
Molti di questi filtri sono stati sostituiti nella fotografia digitale dai programmi di foto ritocco, che permettono di applicare l’effetto dopo la ripresa.
♦ I filtri digradanti possiedono una zona trasparente che sfuma verso una zona opaca; agiscono solo su una parte dell’immagine.
Si suddividono in filtri digradanti colorati e filtri digradanti neutri.
Nel primo caso possono essere utilizzati per accentuare un tramonto o creare altri tipi di effetti atmosferici mentre, nel secondo caso, sono spesso utilizzati soprattutto nella fotografia paesaggistica per scurire il cielo e mantenere un’esposizione uniforme in tutta la scena inquadrata.
♦ I filtri soft-focus o flou sono composti da vetri ottici trasparenti ma dalla superficie irregolare che, deviando in maniera casuale i raggi luminosi, producono un effetto sfuocato più marcato nelle alte luci (zone più luminose) e nei riflessi.
È spesso utilizzato nella fotografia ritrattistica perché attenua i difetti della pelle e restituisce un’aura romantica intorno alla figura.
Sono disponibili solitamente in tre versioni, numerati da 1 a 3, dove l’effetto sfocato aumenta progressivamente.
È possibile ricreare un effetto analogo utilizzando una filtro UV cosparso di vaselina oppure fotografando attraverso un tessuto semi-trasparente.
Da una ricerca sui vari forum in rete, le marche migliori per i filtri sono “NISI”, “GOBE”, “HOYA”, “B+W”, “POTTIX”, “MARUMI”, “COKIN”, “SOLIGOR”, “KENKO”, “BILORA”, con la sigla HQ o HD, alta definizione o alta qualità.
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