Gli obiettivi fotografici

Gli obiettivi fotografici si posso dividere in 2 tipologie. Quelli a focale fissa e gli zoom.
Quelli a focale fissa, come dice la parola hanno un’unica focale, mentre gli zoom hanno una distanza focale variabile.
Facciamo un’esempio, un’obiettivo fisso da 50 millimetri avrà solo quella distanza focale, mentre uno zoom 24 – 70 millimetri, coprirà tutte le focali comprese fra i 24 millimetri e i 70.
Una seconda suddivisione si può fare in base all’angolo di campo che coprono, in ordine, indicativamente: Fisheye, focali sotto i 10 mm; Super-grandangolari o Ultra-grandangolari (focali comprese tra il 10 e i 19 millimetri), grandangolari (focali comprese tra i 20 e i 37 millimetri), normali (38 – 58 Millimetri), medio teleobiettivo (dai 59 ai 135 millimetri), teleobiettivo (dai 135 ai 200/250 mm) super-teleobiettivo (oltre i 300 millimetri).
Comprese in queste categorie di obiettivi, vi sono anche quelli “specializzati” per fotografare determinate situazioni come i “macro” o i “basculabili/decentrabili”.
Vediamo le caratteristiche e a cosa possono servire.
Fisheye

I fisheye, (focali sotto i 10) chiamati così perché dovrebbero dare la visione che ha un pesce, con un angolo di campo non inferiore ai 180°. Questi obiettivi fotografici si posizionano sopra gli ultra-grandangolari, per quanto riguarda la lunghezza focale e di conseguenza l’angolo di campo.
Di solito vengono usati per riprendere paesaggi molto estesi o dare all’orizzonte quella curvatura tipica della terra vista da un satellite, o altre fotografie particolari. Con questa caratteristica si possono trovare sia ottiche fisse che zoom.
Un inconveniente di questo tipo di ottiche è che non potremo montare davanti alla lente un filtro a ghiera in quanto la lente esterna sporge di parecchio (come si può notare dalla foto a fianco).
Ultra-grandangolari

Dopo i fisheye, ci sono gli ultra-grandangolari (focali comprese tra i 10 mm e i 19 mm) e come suggerisce il nome hanno un angolo di campo molto ampio.
Li possiamo utilizzare per i paesaggi senza avere quella “distorsione” caratteristica dei fisheye. Hanno una profondità di campo molto estesa per cui, nelle fotografie di paesaggi, avremo più probabilità di avere “tutto a fuoco”.
Come i fisheye, non sono indicati per fare ritratti.
Anche questo tipo di obiettivo si può trovare sia con ottica fissa che zoom.
Grandangolari

Focali comprese tra i 20 e i 37 mm. Per le sue caratteristiche, anche questo tipo di obiettivo o zoom, è adatto alle riprese di soggetti grandi o paesaggi come le categorie sopra citate. Queste tre categorie di obiettivi non sono però adatte ai ritratti in quanto deformerebbero lievemente le caratteristiche fisiche della persona ritratta, facendola sembrare più “gonfia” ed avendo una profondità di campo estesa, sarebbe molto difficile ottenere un buon sfuocato dietro al soggetto ritratto.
Normali

Focali comprese tra i 38 e i 60 mm. Si indicano “normali” quelle focali che riescono a riprodurre un’immagine del tutto simile a quella osservata ad occhio nudo, con una corretta proporzione dei soggetti inquadrati, a differenza dei grandangolari che producono un effetto di allungamento dei piani focali o dei tele che riproducono l’effetto contrario, lo schiacciamento o compressione dei piani focali.
Medio tele

Con focali comprese tra i 60 e i 135 mm i medio teleobiettivi sono quelli che incominciano ad ingrandire la scena inquadrata, o per meglio dire, avvicinano di più il nostro soggetto, rispetto alle categorie di obiettivi visti in precedenza. Con l’aumentare della lunghezza focale si ha in ingrandimento della scena, con conseguente riduzione dell’angolo di campo. I medio tele, specialmente quelli più “luminosi” sono i più indicati per la ritrattistica, ma si possono usare anche per altre categorie di fotografie come lo sport (con soggetti non troppo distanti).
Teleobiettivi

I teleobiettivi hanno focali comprese tra i 136 e i 200/250 mm. Con questo tipo di obiettivo possiamo fotografare sport, fare ritratti, spettacoli teatrali, recite scolastiche, anche i paesaggi, se vogliamo “avvicinare” un soggetto lontano.
Super Teleobiettivi

I Super teleobiettivi hanno focali che vanno oltre i 300 mm. Sono quelli più adatti alla caccia fotografica, allo sport con soggetti distanti e tutte quelle fotografie dove ci serve un forte ingrandimento del nostro soggetto.
Oltre alle categorie di obiettivi sopra citati vi sono gli obiettivi “tuttofare” e quelli “specializzati”, o meglio quelli progettati per uno scopo specifico e che quindi hanno delle caratteristiche o funzioni particolari come i Macro o i TS (Tilt & Shift).
Gli obiettivi “specializzati”.
Obiettivi macro

Uno degli obiettivi “specializzati”, molto conosciuto è il macro.
Questo tipo di obiettivo da la possibilità di fotografare i soggetti da molto vicino ed ha la caratteristica di restituire un’immagine con un ingrandimento pari ad 1:1 (in teoria le dimensioni reali del soggetto sono riportate tali e quali sul piano del sensore, alla minima distanza di messa a fuoco).
Vi sono di diverse focali 60, 90, 100, 105, 180, 200 mm, di solito con un’apertura focale massima di f 2.8 – f 4.0.
Esistono anche degli zoom che hanno la “funzione” macro, ma logicamente non hanno la resa e le prestazioni di un obiettivo dedicato, e non hanno lo stesso potere d’ingrandimento 1:1. Tuttavia se la cavano bene per chi volesse iniziare a cimentarsi nelle riprese ravvicinate. Questo tipo di obiettivo (i Macro) si trova solo con ottica a focale fissa.
Vedi anche:”Gli obiettivi Macro“.
Tilt & Shift

Il “Tilt & shift” (basculabile – decentrabile) è un altro obiettivo “specialistico”, spesso utilizzato per fotografie architettoniche, per fotografare palazzi, monumenti e quant’altro. Utilizzando questo tipo di obiettivo possiamo fotografare un palazzo “raddrizzandolo”. Se avete fatto delle fotografie dal basso verso l’alto di un palazzo o qualsiasi altro soggetto, vi sarete accorti che il soggetto fotografato, tende a convergere al centro verso l’alto.
Questo succede perché avete fotografato con la fotocamera inclinata verso l’alto e quindi la parte più lontana del nostro soggetto si restringe man mano. Con questo obiettivo la fotocamera rimarrà verticale, poiché andrete ad l’inclinare direttamente una parte dell’obiettivo, che correggerà la distorsione grazie alla sua architettura. Oltre che all’utilizzo in architettura, si può usare anche per avere l’effetto contrario su alcuni tipi di fotografia per avere effetti particolari.
Gli obiettivi “tuttofare”

Gli obiettivi fotografici “Tuttofare” di norma sono zoom e non sono obiettivi “specializzati” ma permettono di fotografare quasi tutto perché hanno un’estensione (lunghezza) focale molto ampia: 18-250, 28-300, 18-300 ecc. Praticamente uno zoom del genere ricopre gran parte delle focali di cui abbiamo bisogno per gli scatti di tutti i giorni, (dal grandangolo al tele) sacrificando però alcune peculiarità (luminosità, qualità, minima distanza di messa a fuoco, ecc.) degli obiettivi con un’escursione più corta o fissi, che sono ovviamente più luminosi.
Vi faccio un esempio pratico.
Confrontando un obiettivo fisso 50 mm con apertura focale massima f 1.4 USM, con uno zoom della stessa marca es. un 24 – 70 con apertura focale f4. Se usiamo lo zoom a 50 mm non avremo la stessa resa del fisso, sia par la luminosità (dato che nello zoom si ferma a f4), che per la nitidezza delle immagini.
Stesso dicasi per la funzione macro che hanno certi zoom (come accennato prima), di certo non sono paragonabili ad obiettivi specializzati, in quanto non arrivano ad un ingrandimento di 1:1 e non hanno la minima distanza di messa a fuoco ridotta.
Questo tipo di zoom, lo consiglio solo a chi deve ancora comprare la sua prima fotocamera e non sa che obiettivo accoppiarci, con questo tipo di zoom riuscirete a fotografare tutto sacrificando un po la qualità finale della foto.
Dopo questa breve panoramica sugli obiettivi, andiamo a vederne alcune caratteristiche (Lunghezza focale, Apertura focale e angolo di campo).
La lunghezza focale degli obiettivi fotografici è espressa in millimetri che viene misurata dal punto nodale focale (di solito localizzato nei pressi del diaframma, all’interno dell’obiettivo) al piano focale (sensore) della fotocamera. La lunghezza focale determina anche l’angolo di campo, che varia anche in base alla dimensione del sensore.
Sugli obiettivi fotografici, sia fissi che zoom, viene indicata l’apertura focale massima abbreviata con la lettera “f” (focale), Di solito i più luminosi sono i migliori. La Canon per esempio contraddistingue le sue lenti professionali con la lettera “L” (Luxury). E’ comunque opportuno fare un distinguo in questo caso tra gli zoom e gli obiettivi fissi, in senso che i fissi, avendo meno meccanismi e lenti degli zoom, risultano essere più luminosi (a parità di focali). Per fare un esempio uno zoom come il Canon EF 24-70mm f 2.8 L USM II, è una lente professionale, mentre se prendiamo il Canon EF 50mm f 1.8, pur essendo più luminoso non è catalogato come professionale.
Sia la costruzione delle due ottiche (che non è fatta con gli stessi materiali) che la resa, non sono paragonabili. Per ragioni di costo, peso e dimensioni l’apertura focale aumenta con l’aumentare della lunghezza focale, per fare un esempio, sempre in casa Canon, l’obiettivo EF 400mm f/2.8 L IS II USM (in foto) che è uno dei più luminosi e professionali, pesa 3850 gr., costa sui 10.000 euro ed ha le dimensioni di 163 x 343 mm. Se avesse un’apertura focale di f1.8, avrebbe dimensioni e peso di un’utilitaria ed un prezzo stratosferico.
L’immagine formata dall’obiettivo sul piano focale è circolare ed è chiamata cerchio d’immagine, nel suo interno vi è un altro cerchio chiamato di “buona definizione”. All’interno di questo secondo cerchio più piccolo, vi è il sensore della macchina fotografica (che ha una certa dimensione) di solito a forma rettangolare, che acquisisce l’immagine. L’angolo di campo è misurato al vertice di un triangolo isoscele, posto sull’asse del piano focale dell’obiettivo con, alla base, la dimensione dell’immagine, formata dalla diagonale del sensore (Figura a destra parte bassa).
Nota importante
Gli obiettivi che sono stati fabbricati per fotocamere con sensore APS-C, non si possono montare su fotocamere con sensore Full Frame, in quanto questi obiettivi, dalla parte di aggancio alla reflex, sporgono di più ed potrebbero danneggiare lo specchio al momento dello scatto.
Al contrario gli obiettivi costruiti per fotocamere Full Frame si possono montare su fotocamere con sensore APS-C.

Le sigle degli obiettivi Canon
L (Luxury)
Gli obiettivi della serie “L” sono quelli professionali, costruiti con le migliori tecnologie e materiali d’eccellenza, (quindi i più costosi).
Di solito questi obiettivi sono “tropicalizzati”, ovvero hanno protezioni contro polvere ed acqua.
EF (Electronic Focus)
L’obiettivo ha un attacco che gli consente di comunicare con la reflex attraverso dei contatti elettrici, per gli automatismi.
EF-S (Electronic Focus Small image)
Sigla che contraddistingue le ottiche progettate esclusivamente per il formato APS-C. L’innesto di queste ottiche è più vicino al sensore. Di conseguenza queste ottiche non possono essere montate su formato FF in quanto incompatibili. Al contrario le ottiche EF sono compatibili con i due formati.
IS (Image Stabilizer)
Indica le ottiche che hanno uno stabilizzatore interno, quelle di ultima generazione permettono di “recuperare” fino a 4 stop.
USM (Ultra Sonic Motor)
Lenti con motore Auto Focus ultrasonico, agisce tramite un elemento piezoelettrico che crea vibrazioni elettroniche permettendo lo spostamento micrometrico degli elementi dell’autofocus. Questo sistema consente una messa a fuoco veloce, precisa e silenziosa.
STM (STepping Motor)
Altro sistema per la messa a fuoco, (passo passo) fluida e silenziosa, progettato per una messa a fuoco fluida e silenziosa durante le riprese video.
TS-E (Tilt & Shift)
Queste ottiche permettono il decentramento e il basculamento dell’ottica rispetto al piano focale. Questi obiettivi sono usati principalmente in campo architettonico o per riprese con effetti particolari .
MP-E (Macro Photo Electronic)
Ottica macro a controllo elettronico del diaframma. Canon ha un solo obiettivo con questa caratteristica, MP-E 65 mm f2.8 1-5x Macro. Rispetto alle ottiche macro normali, questa permette un ingrandimento fino a 5 volte le dimensioni reali del soggetto.
Macro
Gli obiettivi macro permettono riprese ravvicinate ed ingrandimenti del soggetto pari a 1:1.
DO (Difrattive Optics)
Ottiche che presentano elementi ottici “difrattivi” multistrato, in grado di contrastare il fenomeno dell’aberrazione cromatica. Tecnologia (costosa) esclusiva di Canon.
AL (Aspherical Lenses)
Gli obiettivi costruiti con lenti asferiche, riducono il fenomeno dell’aberrazione sferica.
UD (Ultra low Dispersion)
Sigla che contraddistingue le ottiche con vetri ottici a bassa dispersione per ridurre le aberrazioni cromatiche.
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