Quando fotografate i matrimoni, ricordatevi che non c’è possibilità di rifare lo scatto, DEVE essere buono al primo colpo.
Siete appassionati di fotografia, avete una buona conoscenza delle tecniche fotografiche fondamentali ed avete un corredo sufficiente.
Prima o poi vi capiterà di che qualche amico o conoscente si sposerà, senza avere il budget per chiamare un fotografo professionista, e si rivolgerà a voi.
Quindi, prima che questo accada, se non avete mai fatto foto ad un matrimonio, vi consiglio di aggregarvi ad un fotografo matrimonialista, per imparare i “trucchi del mestiere”, osservando, chiedendo consigli ecc.
Se accettate un lavoro e fate foto pessime, la voce fà presto a spargersi e il vostro futuro da fotografo “matrimonialista” verrà compromesso.
Ricordatevi che una cerimonia di matrimonio succede solo una volta, quindi preparatevi a sgobbare come non mai, non dovrete fare confusione, e dovete fare tutti gli scatti “necessari”, incominciando dalla sposa a casa sua, per finire con la fine del pranzo o cena che sia.
Non vi nasconderò che vi perderete il meglio del divertimento e che non riuscirete a “gustare” tutto.
I consigli.
Purtroppo al chiuso, all’interno della casa della sposa, in chiesa o al ristorante, quasi sicuramente la luce non ci sarà amica, in senso che ce ne sarà poca.
Per scattare con tempi decenti ed evitare foto mosse, provate ad usare un valore di ISO 800 / 1600 o superiori (se la macchina vi permette di avere scatti decenti a questi ISO.
Se possibile impostate un limite massimo agli ISO per non andare oltre i 10.000, nelle impostazioni della fotocamera, (questo serve in caso impostiate gli ISO su “auto”, cosa che consiglio) ed usare obiettivi luminosi f1,2, f/1,4, f/2,8 o al massimo f/4.
Restate sempre nei tempi di sicurezza, (sempre meglio una foto un po’ sgranata piuttosto che mossa).
Scattare col flash.
Naturalmente sto parlando di flash off camera i cosiddetti “cobra”, da montare sulla slitta, se la vostra fotocamera ha quello integrato, fate finta che non lo abbia, per due validi motivi:
– 1) di norma è poco potente, di solito con un numero guida che va dal 10 al 14;
– 2) i flash pop-up sono i più consigliati per avere occhi rossi assicurati.
Il flash vi porterà con molta probabilità ad avere foto “piatte”, per evitare ciò, potete usare dei diffusori da mettere davanti alla parabola, (ricordate, più sono grandi e meglio la luce verrà diffusa), o usare il flash per riflesso, puntandolo contro una parete o il soffitto (se non è troppo distante e se non è colorato).
Ricordate che la luce riflessa “prende il colore” della superficie riflettente (es. se avete una superficie rossa, la luce riflessa risulterà avere una forte dominante rossa).
In chiesa, se potete, evitate di usarlo (non riuscireste mai ad illuminare tutto).
Potete usarlo anche in esterni, nei ritratti, per ammorbidire le ombre “dure”, quindi come luce di riempimento.
Una volta accettato il lavoro è sempre meglio fare un sopralluogo nei posti in cui si svolgerà il tutto e fare delle prove, soprattutto negli ambienti più scuri come all’interno della chiesa, per vedere le varie impostazioni della macchina e del flash (in caso decidiate di usarlo), i possibili punti di ripresa ecc.
Andate con un collaboratore o un amico che funga da soggetto, per capire quali impostazioni siano migliori per avere volti ben illuminati e sfondo leggibile.
Al matrimonio ricordatevi di portare una scorta di batterie cariche sia per le macchine fotografiche che per i flash, e schede di memoria di riserva.
Nei matrimoni ci metterete molto poco a riempire una scheda, a fine giornata avrete migliaia di scatti (meglio 4 schede da 32GB che 2 schede da 64GB, questo perché se una scheda si guasta, non avrete buttato tutto (o quasi) il vostro lavoro.
Se avete una macchina fotografica che supporta 2 schede contemporaneamente, vanno bene anche schede con grandi capacità, ma impostando la macchina in modo che le 2 schede memorizzino le stesse foto, la prudenza non è mai troppa).
L’attrezzatura.
Come attrezzatura consiglio di avere almeno 2 macchine fotografiche, meglio se entrambe full frame che reggano bene gli alti ISO, in caso una smettesse di funzionare.
Un paio di flash con i relativi diffusori, e almeno 3 obiettivi luminosi:
– un grandangolare 16 o 24mm (per le foto di gruppo e le scene ampie);
– un obiettivo medio sui 50mm (per ritratti a mezzo busto);
– un medio tele 85 o 100mm (per ritratti in primo piano e/o foto con forti ingrandimenti).
L’importante è che questi obiettivi si possano montare su entrambe le macchine fotografiche.
Per gli amanti degli zoom direi che con un 24-70 f2.8 o f4 stabilizzato riuscirete a fare tutto.
Le foto di gruppo.
Per le foto di gruppo, capiterà sicuramente che qualcuno, al momento dello scatto chiuda gli occhi.
Per evitarlo fate chiudere gli occhi a tutti per qualche secondo, dicendo che al vostro “via” li dovranno aprire, fate un conto alla rovescia, ad alta voce, 3,2,1, via, aspettate ancora un secondo e scattate 3 o 4 foto.
Funziona quasi sempre ma in caso avrete più foto (a mali estremi potrete “sostituire” qualche faccia in post).
Fotografate SEMPRE in formato RAW, questo vi permetterà, in post produzione, di aver più possibilità di recuperare e migliorare le foto.
Nei matrimoni date molta importanza alla sposa, quella che alla fine, direttamente o indirettamente comprerà le vostre foto, quindi concentratevi maggiormente su di lei (questo non vuol dire che dovete sottovalutare il resto).
Come organizzarci.
Per andare con ordine dall’inizio degli scatti alla fine ho diviso questa sezione in 6 fasi.
Fase 1: A casa della sposa.
Fotografare la sposa a casa sua con e senza il bouquet, e visto che ogni casa è diversa dall’altra potete trovare sempre spunti diversi.
Possiamo fargli qualche foto sul letto; in piedi vicino alla finestra, con la luce naturale che penetra all’interno; col bouquet; sull’uscio di casa, in giardino (se presente) ecc.
Non scordatevi le fedi, una sopra l’altra, affiancate, sul cuscino ecc. Cercate comunque la creatività negli scatti.
Fase 2: L’ingresso in chiesa.
Naturalmente dovrete arrivare prima, per poter fare qualche foto allo sposo che attende sull’uscio della chiesa ed avere il tempo di fotografare la sposa mentre scende dall’auto o carrozza che sia.
Non fatevi problemi a farla attendere se non siete pronti. Potete dargli delle istruzioni per farla rallentare, aspettare ecc. Fino all’arrivo all’altare, da li prende le “redini” il parroco che celebrerà il matrimonio.
Fase 3: La cerimonia.
Le fasi importanti sono: la comunione, la promessa (scambio degli anelli) e la firma sul registro, sia degli sposi che dei testimoni.
Per le foto in chiesa (in fase di sopralluogo) parlate col parroco per mettervi d’accordo sulle posizioni che potete occupare senza disturbare la cerimonia e magari chiedere qualche consiglio, non guasta mai.
A cerimonia terminata, mentre gli sposi si accingono ad uscire, anticipateli per riprendere l’uscita dalla chiesa.
Da qui riprendete le “redini” e se dovete fa aspettare gli sposi non abbiate paura a farli attendere un attimo.
Fase 4: L’uscita dalla chiesa.
Fate ATTENZIONE a reimpostare i valori della reflex, state passando da una scena molto buia e relativamente tranquilla ad una molto chiara e turbolenta.
Anche qui fate attendere gli sposi, uscite e impostate la macchina per non “bruciare” le foto.
Se volete “bloccare” i chicchi di riso a mezz’aria impostate un tempo di almeno 1/500, se gli volete dare un effetto movimento 1/320. Col lancio di riso e/o petali di fiori, un consiglio che vi posso dare in questa fase è di fare attenzione alla messa a fuoco e di controllare velocemente gli scatti, può capitare che proprio sul momento più bello, la macchina metta a fuoco dei petali o un mucchietto di riso lanciato verso gli sposi (assolutamente da evitare, a meno che non cerchiate una foto particolare).
Anche in questa fase se fate qualche scatto in più non guasta.
Subito dopo il lancio del riso, dovrete fare le foto con amici e parenti, quindi per non perdere tempo a cercarli in giro è meglio farli radunare tutti ed averli a disposizione. Una volta fatta la foto, potrete congedarli man mano.
Come promemoria: foto solo con gli sposi, con i genitori di entrambi, con genitori, fratelli e sorelle degli sposi, con gli zii, con i nonni, con i testimoni, con gli amici, queste quelle più importanti. In questi casi (foto di gruppo) ricordatevi di usare un diaframma chiuso per avere tutti a fuoco e la messa a fuoco sempre sugli occhi di chi è in prima fila meglio se sono quelli della sposa.
Fase 5: Foto agli sposi in una location decisa in precedenza.
Mentre tutti gli invitati si avvieranno alla mangiatoia (dove vi attenderanno con ansia e fame), voi dovrete fare le foto che per alcuni sono le più importanti del servizio fotografico altri invece le evitano.
Se i “vostri” sposi le vogliono fare, qualche idea, a prescindere dal posto, sono le “classiche”, mano nella mano, sposa in braccio allo sposo, uno di fronte all’altro mentre si guardano negli occhi, mentre si baciano, ecc.
In questa sessione fate parecchi scatti in pose diverse sentendo anche i loro pareri o idee.
Fase 6: Al ristorante.
Inutile dire che le foto più importanti qui, sono quelle del brindisi e alla fine il taglio della torta e la consegna delle bomboniere agli invitati.
Non guastano le foto fatte agli sposi mentre chiacchierano e intrattengono gli ospiti.
Sfruttate i momenti in cui gli sposi sono seduti al loro tavolo per mettere qualcosa sotto i denti, ma non perdete mai di vista la neo coppia, la foto di qualche situazione particolare o intima degli sposi non guasta.
Evitate di fotografare le persone mentre mangiano, sono foto che non metterete mai in un album, e comunque alle persone non va di essere fotografate in quel momento.
Ora che avete un’infarinatura di quello che dovrete fare resta a voi la scelta di accettare o meno il lavoro.
L’importante è essere consapevoli di quello che state facendo, quando prenderete questa decisione.
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